An Italian favorite, bagna cauda is a warm dip of anchovies, garlic, and olive oil served with fresh vegetables as an appetizer.
Prep Time: 5 minutes
Cook Time: 5 minutes
Total Time: 10 minutes
Ingredients:
- 1/2 cup plus 2 Tablespoons extra-virgin olive oil
- 4 to 5 cloves of garlic, peeled and microplaned or minced
- 12 anchovies preserved in olive oil, drained and chopped
- 1/3 to 1/2 cup unsalted butter, cut into chunks
- For dipping:
- A variety of raw vegetables, including fennel, cauliflower, Belgian endive, sweet peppers and zucchini
Preparation:
Put the olive oil in a pan with the garlic and anchovies and cook over a low heat, stirring, until you have a melted, muddy mess. Everything should begin to meld together. Whisk in 6 tablespoons of butter, and as soon as it has melted, remove from the heat and give a few more beats of your whisk so that everything is creamy and amalgamated. Taste, and if you feel you want this dipping sauce -- which is meant to be pungent but not acrid -- a little more mellow, whisk in the remaining 2 tablespoons of butter. Pour into a dish that, ideally, fits over a flame so that it does not get cold at the table.
Dip in the crudités and eat. La bagna caoda è una preparazione tipica del Piemonte preparata con acciughe, olio e burro ed utilizzata come intingolo per le verdure fresche della stagione autunnale. Per la sua pesantezza, solitamente, viene considerato un piatto unico ma talvolta può anche essere servito come antipasto durante una cena tra amici.
Infatti, anticamente, era proprio durante i ritrovi e le cene tra amici che si preparava questo piatto che col tempo è diventato il simbolo dell'amicizia e dell'allegria.
Le origini della bagna caoda sono in realtà per metà avvolte nel mistero poichè non si sa precisamente quando, dove e chi abbia inventato questo piatto, che infatti non ha neppure una città di residenza, ma si sa invece che i vignaioli del tardo Medioevo adottarono questa ricetta per festeggiare un evento importantissimo come poteva essere la spillatura del vino nuovo.
Per moltissimo tempo, la bagna caoda, è rimasta solo il piatto dei poveri e dei contadini in quanto gli arstocratici la aborrivano per la presenza dell'aglio che faceva puzzare l'alito.
Col passare del tempo, questo piatto è stato invece rivalutato e, al giorno d'oggi, sono molte le trattorie e i ristoranti, sopratutto in Piemonte, che propongono nel loro menù la bagna caoda.
Per quanto riguarda l'origine del nome, sappiamo che bagna caoda deriva dai due termini, "bagna"che in Piemontese significa salsa o sugo, e "caoda" che sta invece per calda: quindi salsa calda.
Ed è proprio per questo motivo che la bagna caoda viene servita nei "fujot", particolari recipienti in terracotta o rame con sotto una fiammella che tiene caldo l'intingolo.
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