Era uno dei primi cinematografi di Milano costruiti appositamente per questa destinazione.
Gli autori del progetto sono gli architetti F. Tettamanzi e G.Mainetti, con studio in via Filodrammatici 3.
Il progetto, risalente al 1919, รจ conservato presso il fondo "Ornato Fabbriche" dell'Archivio Storico Civico al Castello Sforzesco di Milano.
Nel progetto vi sono le facciate su via Melzo, Frisi e d'angolo, la pianta, la sezione interna.
Il cinematografo era costituito da una sala d'aspetto in 5 campate, di una sala cinematografica in 14 campate, di una bouffetteria (bar) in 1 campata e di una cabina di proiezione al primo piano.
Il pavimento era di legno, i posti a sedere 516 su 20 file di sedili.
La decorazione della facciata principale corrisponde fedelmente al progetto mentre la facciata su via Melzo non fu decorata. Sul frontespizio vi era la scritta CINEMATOGRAFO, poi cancellata.
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Lo spazio, oggi occupato dalla Biblioteca Lo spazio, oggi occupato dalla Biblioteca Venezia corrisponde all'atrio del cinema, mentre la sala, il cortile su via Melzo ed una attigua costruzione su due piani, sono stati demoliti e sostituiti dall'attuale parcheggio multipiano.
Oggi trasformato in biblioteca, fu candidato a divenire un autosilo per tutta la sua estensione, dopo essere stato, per un limitato periodo di tempo, autorimessa con officina e successivamente ambulatorio.
Gli autori del progetto sono gli architetti F. Tettamanzi e G.Mainetti, con studio in via Filodrammatici 3.
Il progetto, risalente al 1919, รจ conservato presso il fondo "Ornato Fabbriche" dell'Archivio Storico Civico al Castello Sforzesco di Milano.
Nel progetto vi sono le facciate su via Melzo, Frisi e d'angolo, la pianta, la sezione interna.
Il cinematografo era costituito da una sala d'aspetto in 5 campate, di una sala cinematografica in 14 campate, di una bouffetteria (bar) in 1 campata e di una cabina di proiezione al primo piano.
Il pavimento era di legno, i posti a sedere 516 su 20 file di sedili.
La decorazione della facciata principale corrisponde fedelmente al progetto mentre la facciata su via Melzo non fu decorata. Sul frontespizio vi era la scritta CINEMATOGRAFO, poi cancellata.
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Lo spazio, oggi occupato dalla Biblioteca Lo spazio, oggi occupato dalla Biblioteca Venezia corrisponde all'atrio del cinema, mentre la sala, il cortile su via Melzo ed una attigua costruzione su due piani, sono stati demoliti e sostituiti dall'attuale parcheggio multipiano.
Oggi trasformato in biblioteca, fu candidato a divenire un autosilo per tutta la sua estensione, dopo essere stato, per un limitato periodo di tempo, autorimessa con officina e successivamente ambulatorio.
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